Transfobia al Festival, ora basta: il cambiamento riparta da Sanremo

Quando la direzione artistica del Festival di Sanremo 2022 ha annunciato la partecipazione di Drusilla Foer nella serata di giovedì, molte e molti si sono auguratə che questo fosse il primo passo per parlare finalmente in maniera positiva di persone LGBTQI+.

Quello che abbiamo visto ieri sera sul palco dell’Ariston, invece, è stato un teatrino tristissimo farcito di stereotipi sulle donne trans. Ancora una volta la donna trans è dipinta come un maschio travestito, una lavoratrice del sesso che arriva da paesi lontani e che quindi ha un marcato accento brasiliano.

Questo tipo di rappresentazione non solo è frutto di stereotipi vecchi di quarant’anni, ma è estremamente dannoso e pericoloso per le persone trans* che vivono in questo Paese e che ieri sera si sono sentite offese e umiliate.

Chiediamo che questo tipo di racconto transfobico e discriminatorio non trovi più spazio sul palco dell’Ariston così come su nessun altro palco. Proprio per questo abbiamo deciso di lanciare la mostra “Sanremo 1972-2022 | Comunità (IN) Mostra”: per raccontare un cambiamento sociale che partì proprio da Sanremo cinquant’anni fa.

La Città dei Fiori torni ad essere un luogo di avanguardie e si impegni in prima linea per contrastare l’omobitransfobia.